L’antimateria cade per la gravità come la materia
Lo scopre un esperimento al Cern a cui partecipa anche l’Italia
Fonte: ANSA - 27 settembre 2023 - Benedetta Bianco
(Notizia importante perché, contrariamente a quanto si pensava, l'antimateria parrebbe essere un aspetto particolare della materia ordinaria e non qualche cosa di "esotico" come ipotizzato finora. Tanto è vero che per Todeschini l'antimateria intesa come condensazione di energia negativa non poteva esistere. [n.d.r.])
L’antimateria ‘cade’ come la materia ordinaria: in altre parole, è soggetta alla stessa attrazione da parte della forza di gravità.
Lo ha dimostrato la prima osservazione diretta di atomi di antidrogeno in caduta libera, effettuata al Cern di Ginevra grazie all’esperimento Alpha, di cui fa parte anche l’Italia con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Pubblicata sulla rivista Nature, si tratta della prima misura di interazione gravitazionale tra materia e antimateria e conferma ancora una volta le previsioni della relatività generale di Einstein. “È una risposta che la comunità scientifica cercava fin da quando è stata scoperta l’antimateria, nel 1928”, dice all’ANSA Germano Bonomi professore all’Università di Brescia, ricercatore all’Infn e membro della collaborazione Alpha, tra gli autori dello studio. Bonomi è uno dei tre ricercatori italiani che hanno partecipato all’esperimento Alpha, condotto da 70 collaboratori internazionali: insieme a lui anche Marta Urioni, dottoranda all’Università di Brescia, e Simone Stracka, ricercatore dell’Infn. “Abbiamo dimostrato che l’antimateria cade come la materia, anche se la misura non è ancora abbastanza precisa da poter dire che cade esattamente con la stessa accelerazione”, spiega Bonomi: “Questo è ciò che dovremo scoprire nei prossimi anni”.
L’esperimento Alpha consiste in una trappola magnetica verticale, che genera al suo interno gli atomi di antidrogeno, mantenendoli in posizione grazie al campo magnetico prodotto da due bobine situate alle estremità superiore e inferiore.
Gli atomi così prodotti vengono poi rilasciati lentamente abbassando l’intensità del campo magnetico, rimuovendo quindi la barriera che li tiene intrappolati: a questo punto si può osservare da che parte ‘cadono’, misurando qualsiasi influenza della forza di graità sul loro movimento.
“Lavoriamo a questo esperimento da circa due decenni”, dice Germano Bonomi. Le difficoltà da superare sono state molte: “Ha richiesto un elevatissimo controllo dei campi elettrici e magnetici. Anche la creazione di atomi neutri, come sono quelli di antidrogeno, non è facile – spiega il ricercatore dell’Infn – così come riuscire a mantenere il confinamento magnetico per un tempo sufficiente da effettuare le misurazioni”.
La scoperta fa cadere anche l'ipotesi che l'assenza di antimateria nell'universo osservabile sia dovuta ad un comportamento inverso rispetto alla gravità, la cosiddetta ipotesi della ‘repulsione gravitazionale’. Secondo la teoria del Big Bang, nell'universo iniziale materia e antimateria sarebbero dovute essere presenti in proporzioni uguali. Eppure, il nostro universo è composto di materia ordinaria, mentre l’antimateria è praticamente scomparsa. Secondo alcuni, una possibile spiegazione di questa asimmetria sarebbe stata nella ‘gravità inversa’, cioè nel fatto che l’antimateria non viene attratta dalla forza gravitazionale come la materia, bensì respinta. Il risultato ottenuto al Cern, tuttavia, dimostra che questa teoria è sbagliata e che, riguardo la gravità, l’antimateria si comporta come la materia: “Se c’è una spiegazione dell’asimmetria tra materia e antimateria – commenta Bonomi – non è quella della repulsione gravitazionale”.
MICHELE LEONARDI
Lettere aperte agli Amici del Circolo di PsicoBioFisica di Marco Todeschini
Considerazioni nel dopo della Teoria delle Apparenze del Todeschini
EVA PERÓN – TODESCHINI
Nel 70esimo anniversario della morte di EVA PERÓN (26-07-1952 / 26-07-2022), il Circolo pubblica una lettera che Marco Todeschini inviò nel 1947 all'allora già famosa EVA PERÓN per una richiesta di sostegno alla pubblicazione della sua "TEORIA DELLE APPARENZE"
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CONTATTO CON UN "GRANDE" DELLA SCIENZA: TULLIO LEVI-CIVITA
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Ci sono molti modi per esprimere una propria idea, un pensiero, una teoria, anche se queste sono di carattere scientifico. Paolo Giovanetti, con il suo libro “La Teoria dei vortici sferici”, che qui presentiamo e mettiamo integralmente a disposizione, ha scelto il modo più originale e cioè quello improntato al “fantastico”. Infatti, senza nulla togliere alla serietà dell’argomento trattato, il Giovanetti illustra la sua Teoria dell’Universo (assai simile a quella del nostro Todeschini), attraverso personaggi, luoghi e situazioni di fantasia, il tutto “colorato” con illustrazioni decisamente accattivanti. La lettura di questo “racconto” permette di addentraci in modo leggero in una visione alternativa del Creato, senza però mai cadere nell’inganno che possa essere totalmente fantastica, ma facendoci altresì riflettere profondamente sulle realtà nascoste della Natura.
Lo Staff del Circolo.
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VOLENTIERI PUBBLICHIAMO LA RIFLESSIONE DI MICHELE LEONARDI
A mio modesto parere però dovresti evidenziare da ultimo, che successivamente al 1949, e non di certo per motivi di compromesso con altre ideologie o fedi religiose od altro, il Todeschini estese in modo coerente e organico la definizione di Dio conferendogli un senso ancora più universale, enunciando lo “Assoluto del Mondo Spirituale”, sebbene la parola e l’idea di Dio sia di per sé già sufficientemente universale in sé, nonché equipollente all’Assoluto del Mondo Spirituale. Infatti, per gli atei, gli agnostici, i non cristiani, ecc., la parola “Dio” richiama subito alla mente appunto il cristianesimo.
In questo modo però l’Assoluto del Mondo Spirituale può essere: Gesù Cristo, Dio dei cristiani, Dio deli ebrei, Allah degli islamici, il Buddha o il Nirvana dei buddhisti, l’insieme delle diverse Divinità dell’induismo, il Tao, o meglio Ciò che non ha un nome, dei taoisti, Manitù degli indiani d’America, e forse anche il nulla degli atei, anche se ciò può apparire paradossalmente inconcepibile agli occhi di un credente. O forse sarebbe meglio parlare del Sé di qualsiasi persona non riconosca l’esistenza di un’entità spirituale eterna e immensa oltre al proprio Io.
In ultima analisi, l’Assoluto del Mondo Spirituale non riconduce necessariamente ad alcuna fede o religione particolare, restando ad esempio nell’ambito della metafisica e della filosofia. Difatti, come già affermava il Todeschini, l’esistenza del Mondo Spirituale è un dato oggettivo, poiché viene sperimentata di continuo da tutti gli esseri umani.
Così come un credente non può dire che un ateo, un laico, o meglio “un normale” – così come definito dal Roberto Vacca, siano delle persone prive di alcuna spiritualità, morale, volontà, capacità di discernere tra il bene e il male, ecc. Infatti, senza voler abbracciare alcuna fede religiosa particolare, si può benissimo credere in Dio, cioè, il che è lo stesso, nell’Assoluto del Mondo Spirituale todeschiniano. Dio ci ha conferito una scintilla divina, avendoci creato a sua immagine e somiglianza, infondendo in noi l’infinito spirituale: la capacità di scegliere tra il bene e il male, la possibilità di essere liberi, infine il libero arbitrio. Altrimenti Dio ci avrebbe creato come delle marionette che eseguono meccanicamente un copione prestabilito.
Il libero arbitrio è la scintilla divina di infinito che è in noi, nella nostra anima. Per i materialisti invece il libero arbitrio sarebbe un’illusione: e allora perché costoro stanno sempre a ritorcersi e a indignarsi ogni qual volta qualcuno gli parla di Dio?
In conclusione, quelle persone che assegnano i premi Nobel in Svezia (chi sono per mettersi al di sopra degli altri, forse degli dèi?), hanno dimostrato tutta la loro fallibilità e tutti i loro limiti: sono stati di parte rispetto alla universalità della libera ricerca scientifica e umanistica. La ricerca della verità non si esplica di certo attraverso il pregiudizio del dogmatismo scientifico di qualsiasi stampo.
l'amico Rocco Vittorio Macrì, del quale già abbiamo pubblicizzato il suo libro "La realtà del tempo e la ragnatela di Einstein", ne ha recentemente pubblicato una nuova e ampliata edizione (copertina a lato), impreziosita da "Premessa" del prof. Antonio La Gioia e da un capitolo del nostro Presidente Fiorenzo Zampieri dal titolo "Abstract concettuale dell'opera".
Qui di seguito il promo video dell'opera.
Il libro è in vendita in tutt’Italia e in Europa continentale, oltre che nel Regno Unito, America, Australia, Nuova Zelanda e Canada attraverso Amazon et similia, sia in formato cartaceo che in formato elettronico per ogni tipo di tablet e smartphone. Il libro è disponibile in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Russo.
IL CIRCOLO SI DISSOCIA
Abbiamo avuto notizia che circola nel WEB il video https://www.bitchute.com/video/3bA7nxOATGQU/ che riporta ampiamente una parte del libro del Dott. Ing. Marco Todeschini dal titolo PSICOBIOFISICA, in un contesto che nulla ha da condividere con quella che si chiama SCIENZA vera e propria. Le libertà di opinione e di espressione sono sacre, ma c'è un limite dettato dalla "decenza". Non condividiamo tesi fantasiose e complottiste, che hanno la stessa credibilità della peggior fantascienza e perciò CI DISSOCIAMO in tutto e per tutto dall'uso che quel sito internet fa del nome e della SCIENZA del Prof. Ing. Marco Todeschini.
Il Presidente del Circolo
Fiorenzo Zampieri
STEPHEN W. HAWKING in "La grande storia del tempo" Guida ai misteri del cosmo, scrive:
La teoria della relatività generale descrive la forza di gravità e la struttura dell’universo su larga scala, vale a dire, in ordini di grandezza che vanno da pochi chilometri a milioni di milioni di milioni di milioni (1 seguito da 24 zeri) di chilometri, le dimensioni dell’universo osservabile.
La meccanica quantistica, d’altro lato, si occupa dei fenomeni che accadono su scala estremamente ridotta, come un milionesimo di milionesimo di centimetro. Sfortunatamente, però, sappiamo che queste due teorie sono in contraddizione tra loro e non possono quindi essere entrambe corrette. Uno dei più grandi sforzi della fisica odierna (che è anche l’argomento principale di questo libro) è quello della ricerca di una nuova teoria che le includa entrambe: una teoria quantistica della gravità. Noi non possediamo ancora una tale teoria, e può darsi che debba passare ancora molto tempo prima che venga scoperta, ma conosciamo già parecchie delle proprietà che essa dovrebbe avere.
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MARCO TODESCHINI - Tra Fisica e Metafisica
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